Il colore è un elemento fondamentale del codice visivo che ci aiuta nella comprensione della realtà. Veicola umore e stati d’animo e fornisce informazioni fondamentali che agiscono sul nostro sistema nervoso, influenzando quelle che sono percezione, giudizio e sensazione. Se ci addentriamo nel marketing, scopriamo che per il 92,6% dei consumatori è proprio il colore l’elemento principale che veicola l’acquisto, mentre solo il 5,6% dichiara che la sensazione fisica attraverso il senso del tatto è più importante. Udito e olfatto attirano solo lo 0,9% (ma ne parleremo in un articolo a parte).
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Ognuno di noi ha una “tavolozza cromatica personale” che è fondamentalmente il modo in cui vengono percepiti i colori esterni ma soprattutto è composta dai concetti emozionali che gli associamo inconsciamente, sia sulla base del nostro vissuto personale, sia sulla base del contesto culturale in cui viviamo che ci influenza più o meno direttamente. In linea di massima, però, ci sono dei significati che vengono attribuiti semplicemente in base al loro aspetto nella natura e nell’immaginario collettivo. Su quest’ultima affermazione si basa il progetto realizzato da Stephen Wildish che prende in esame proprio il colore e come grazie ad esso percepiamo diversi significati: forme identiche possono diventare diametralmente diverse solo grazie a semplicissimi cambi di colore.
Robe da designer!
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