La famosa fabbrica automobilistica francese Renault, nata nel 1898 e attualmente marchio di proprietà del Gruppo Renault (che detiene anche Dacia e Renault Samsung Motors), ha recentemente introdotto una nuova identità grafica, sviluppata dal proprio dipartimento di Corporate Design.
L’aggiornamento dell’intera immagine coordinata è stato adoperato per trovare massima coerenza con il nuovo caratteristico design apparso già da tre anni sulle autovetture Renault; negli ultimi tempi il cambio di stile delle autovetture – come affermato da Guillaume Boisseau, Brand Director – ha portato ad una focalizzazione dell’intero brand intorno ai concetti di “vita” e “passione”, parole chiave di quest’ultimo redesign e del nuovo payoff “Passion for life” (tradotto solo in Francia con “La vie, avec passion”), che descrive efficacemente la volontà di Renault di creare prodotti attraenti e che migliorino la vita di chi li usa.
Il cambiamento più evidente è certamente legato al nuovo logo, notevole non solo per il “diamante” tridimensionale – scintillante e molto meno spigoloso – ma anche per il rivoluzionario logotipo, posto a lato di quest’ultimo: il wordmark precedente, che utilizzava un riconoscibile carattere leggermente graziato, è stato sostituito da un più lineare e arioso carattere sans serif, che ne mantiene tuttavia alcune particolarità.
Il giallo, colore identificativo dell’azienda, lascia il ruolo predominante che aveva avuto sin dal 2004, per costeggiare elegantemente tutto il logo e bilanciare la cromatura del pittogramma. Tutte le nuove caratteristiche del brand sono presenti nella nuova animazione del marchio, che vede una completa rotazione del “diamante” inondato di luce solare bassa e accecante, che forse allude a quella dell’alba.
Grande attenzione è stata posta nel creare la nuova typeface di Renault, propria di alcune caratteristiche delle font “Museo” e “Rotis Semi Serif”, utilizzata in modo massiccio su tutti i mezzi di comunicazione dell’azienda e sui gadgets.
Risulta molto particolare infine l’utilizzo del marchio su tessuti e alcune tipologie di oggetti, in quanto o applicato in due versioni alternative bidimensionali (una monocromatica e una “stencil), o ricordato attraverso numerosi pattern generati attraverso il suo outline.
(Per le immagini usate nell’articolo, si ringraziano i siti brandemia.org e underconsideration.com)
ioCommento
In molti fra designer e appassionati si sono ritrovati scontenti dei cambiamenti apportati dall’industria francese, criticando in particolare il nuovo lettering; secondo me Renault ha offerto con questo rebranding un risultato bifronte, raggiunto da un contrasto fra l’ottima gestione del brand e delle potenzialità del marchio – typeface inclusa, che risulta per me un non banale risultato dell’evoluzione grafica apportata – e l’applicazione dei marchi alternativi e dei pattern su tessuti e gadgets, a mio dire molto insoddisfacente anche a causa di un uso predominante e poco consono del giallo.
I marchi flat rappresentano per me il tallone d’Achille dell’intero redesign, in quanto troppo distanti dalle forme del marchio principale e, oserei dire, dal mood dell’intero brand: mi auguro che vengano usati limitatamente o del tutto accantonati.
Qui hanno vinto a mani basse. Bravi a chi l’ha rifatto 😀