La flash news
Instagram cambia logo e rivoluziona la propria identità: si è divulgata solo pochi minuti fa la notizia che Instagram, uno dei più famosi social network esistenti, ora di proprietà di Facebook, abbia rivoluzionato (in-house) totalmente la propria identità visiva, abbandonando definitivamente la macchina fotografica fotorealistica e adottando uno stile iconico, minimal, caratterizzato fortemente da una sfumatura quadricromatica con i colori precedentemente solo accennati in un particolare del pittogramma.
L’obiettivo di instagram è stato quello di scomporre totalmente la propria identità e ricomporla nella sua completa essenzialità, una semplicità che va ben oltre l’ultima iconcina utilizzata dal social.
Lo stesso stile influenzerà le icone di Layout, Hyperlapse e Boomerang.
L’interfaccia dell’applicazione, completamente rivoluzionata, dà più spazio alle immagini e riduce le apparizioni del logotipo, modificato nel 2013 e mantenuto inalterato.
Impressioni a caldo
Se già negli scorsi mesi avevamo potuto vedere rebranding davvero impressionanti che mi hanno personalmente preso in contropiede (Google e Tim sono soltanto degli esempi), quello di Instagram è certamente uno dei casi che si aggiunge a questi ultimi: questo cambiamento quasi brutale, non sono il solo a definirlo tale, lascia a bocca aperta e con qualche domanda in sospeso.
Nonostante ci si chieda quale sarà la prima reazione dell’utenza di fronte a un rebranding così forte (riusciranno a riconoscere l’applicazione a prima vista, d’ora in poi?), il mio primo pensiero è stato quello di chiedermi quanto fosse effettivamente utile per Instagram abbandonare quello stile fotorealistico che lo aveva, a suo modo, caratterizzato dal 2010, per allinearsi non solo con l’iconografia bidimensionale degli altri social, ma perfino con lo stile iconico recentemente utilizzato da Apple per iTunes.
Questa eccessiva semplificazione rende perfettamente, secondo me, la divisione fra pregi e difetti di questa operazione: da una parte la nuova icona risulta per ora, per quanto essenziale, meno riconoscibile della precedente (non mi sorprenderei si dovessero scoprire icone simili di applicazioni meno conosciute, come avvenuto per TIM), ma nel contempo l’utilizzo del gradient allude alla perfezione all’utilizzo principale dei filtri di Instagram, rendendo il tutto a mio dire molto contestualizzato, anche ironicamente, e dà comunque un senso di freschezza e di luminosità.
La scelta di non adeguare, almeno per ora, il logotipo al nuovo stile utilizzato, risulta per me uno dei difetti più grandi dell’operazione, in completo contrasto con la decisa trasformazione dell’icona: sarebbe stato interessante estendere questa onda di cambiamento a tutti gli aspetti dell’immagine coordinata di questo social network che oggi, nonostante tutto, ha dimostrato di avere un grande fegato. Sarà interessante seguire le prossime declinazioni di questa riprogettazione.
ioDaniel
bomba!