I clienti visti dal grafico: non avete mai letto niente del genere, vero? Molto bene.
Avevo già scritto tempo fa questo articolo e adesso non ho fatto che aggiungerci un altro peggior cliente: perché loro si moltiplicano, loro sono lì, pronti per rovinarci la giornata! Eccoli, ve li presento! Dal più bravo al peggiore in assoluto.
Il cliente simpatico con budget: insomma, è il TOP CLIENTE!
È il tipo con cui vai d’accordo su tutto. Anche le pietre per la strada vanno d’accordo con lui, è favoloso. Parlate il giusto, sa cosa dirti, sa cosa fare. Ti segue e si fida di te e prima o poi ti ritroverai totalmente preso dal progetto. Darai il massimo. Il lavoro avrà dei risultati che soddisferanno entrambi perché la fiducia viene sempre ricompensata. Avere fiducia in un grafico vuol dire metterlo a proprio agio, ascoltare i suoi consigli e pagarlo quanto gli spetta darà la garanzia della soddisfazione completa. Questo cliente non esiste.
(Ahahahahaha! Esiste eccome, fidatevi. Prima o poi scriverò un articolo “come riuscire ad agguantare il top cliente”)
Il cliente antipatico, con budget
Cliente difficile da gestire. Pretende il massimo ma spesso ha gusti non proprio top del top. Questo significa che ti troverai a fare quella “modificadimmerda” nonostante le mille spiegazioni. Spesso ti impegnerai, darai il massimo per poi consegnare le bozze e sentirti dire: “Carino”. Ma non fa niente: continuerai e ti farai in quattro fino a quando non vedrai il suo sguardo aprirsi. Quando c’è budget c’è anche la forza di continuare e fare bene, anche nelle situazioni più difficili. Può anche avvenire il miracolo: alla fine il cliente odioso può trasformarsi in piacevole dopo la conoscenza e potresti anche “rischiare” di lavorare ancora con lui ? adora la gente che fa le cose per bene quindi…
Il cliente un po’ cafone
È il tipo di cliente che ti farà incazzare ma ti farà fare grasse risate. Vuole il logo? Inizi a prepararlo. Hai già provato a chiedergli qualche informazione sui suoi gusti ma non ti ha assolutamente dato retta: ti ha solo invitato a mangiare un piatto di carbonara della moglie a casa sua. Al secondo incontro gli spiegherai alcune cose ma lui metterà una mano avanti, dicendo:”A me non mi interess, quest sono COSE TUE, non ti capisco neanche quando parli: a me bast che il log lo fai rosso e gross, si deve veder ben!”.
Molto probabilmente quando gli dirai il prezzo del logo lui risponderà senza pensarci troppo con un sonoro “Eeeeeeeeeeeehhhhh? Ma per quattro cazzat col compiuters mi fai pagar così tant?” e tu non saprai se ridere o piangere di cotanta genuinità. Alla fine ti porterà in omaggio anche un vinello della cantina del suo paese e nonostante le mille peripezie, ti pagherà fino all’ultimo centesimo e rimarrete amici. Gli farai il lavoro trovando la perfetta sincronia tra i suoi gusti e il design.
Il cliente simpatico con budget limitato, tuo amico.
Qui sei in un pasticcio: è un tuo amico. A lui farai sicuramente il lavoro (magari perché lo aiuterà nella sua attività e tu vuoi che gli vada tutto bene quindi non puoi sottrarti) e sarà un incubo. Lui ti seguirà inizialmente con tanta foga, magari dopo il drink parlerà come un forsennato grazie all’alcol tracannato ma poi con la scusa del “mi fido di te” non ti dirà mai nulla o comunque informazioni sconnesse, confuse. Dimenticherà parte di ciò che ti ha detto da brillo.
Alla fine sarai costretto a creare duemilamiliardi di prove in modo che abbia la possibilità di schiarirsi le idee (e di schiarirle anche a te) ma lui avrà sempre e simpaticamente una modifica da fare su ogni file. Magari alla consegna dell’ultima bozza di ritroverai in un bar e dovrai pagargli l’ennesima birra per sentirti dire “Ma dai, facciamolo bordeaux e color coca cola”. Insisterà per pagarti ma lo farà giusto perché sa che tu gli dirai:”Siamo amici, come faccio a farti pagare?”.
Ps: sappi che se stai leggendo e sei un mio parente o amico ti eviterò fino alla morte sul lavoro. Se ti ho evitato… ora sai perché.
L’organizzatore di eventi
Lui ha una vita super movimentata ed è facile che non risponda o chiami insistentemente in quel SUO momento libero. Se risponderà ad una tua chiamata di giorno sarà in viaggio e sentirai clacson e voci di città, se risponderà di sera sentirai spesso tante voci intorno e cin cin: aperitivi a go go.
Il problema degli organizzatori degli eventi è che in 7 casi su 10 cercheranno di sfruttare un grafico agli inizi della propria carriera facendogli fare il maggior numero di lavori al minor prezzo perché hanno SEMPRE ma dico SEMPRE il budget limitato. “Si, ti pago quando ho tempo, sono impegnatissimo” e te con 10 definitivi in canna che aspetti. Ti pagherà ma quando gli servirà davvero qualcosa. Nel momento in cui commissiona i lavori ha sempre fretta per poi scoprire che sono per un evento che avrà luogo tra 6 mesi. È un tipo da evitare anche perché ti ritrovi a fare il manifesto di una festa di paese con ospite non più Giorgia come ti diceva ma Gigione e Gio Donatello.
C’è da dire che esiste anche l’organizzatore di eventi stronzo-plus
Chiede preventivi in ogni dove: ti chiederà di fargli vedere un esempio del tuo lavoro nonostante gli abbia fatto vedere il portfolio. Insisterà. Dovrete mandarlo a fan****. Non perdete tempo neanche a fargli il preventivo: sta cercando qualcuno che gli faccia locandine, volantini, 6×3 e banners FB/TW/G+/YB a 80 euro. Se gli farete il preventivo molto probabilmente neanche vi risponderà: vedrete presto dei visual orribili e stomachevoli sul suo profilo Facebook e vi chiederete perché. Perché.
Il negozietto di città a conduzione familiare
Carino e bello ma nasconde imprevisti ancora sconosciuti ai più. Tante, tante chiacchiere, tante domande. Causa clienti in negozio rimarrete d’accordo per la mail e vi sentirete in seguito per telefono o ancora lì in negozio. Tornerai a casa, aprirai la mail è ti ritroverai questa richiesta: “Ciao! mi servono due cartoni di shopper di plastica e delle etichette semplici senza scritte, solo con le righe”. Ma vai… in tipografiaaa! Ecchecc… azzspita!
La cliente anziana
Contratta qualsiasi prezzo come se fosse in piazza a comprare la verdura. Solitamente porta il rossetto rosso per sentirsi più giovane e ha un profumo che non riesco a definire ma è famoso quanto Pino Silvestre per gli uomini anziani. La cliente attempata prima romperà le balle poi inizierà a trattarti come se fossi un suo nipote.
Cercherà di plagiarti, chiederà di fare cose belle, le migliori. Scherzerà, vi racconterà interminabili storie sulla sua vita oppure vi ripeterà 10 volte la storia dell’entrata del nipote in Aeronautica. Parlando parlando, alla fine vi fotterà 50 euro sulla somma pattuita al momento stesso del pagamento, assolutamente cash. Altro che “peipol”, lei sa che col cash in mano si può contrattà. Lei ha più esperienza di te e riuscirebbe a fottere qualsiasi persona.
L’agente di commercio o consulente pubblicitario
Lui è quello che mio padre chiama “fregamidolce”: parla molto di se perché è stressato e completamente preso dal lavoro. Fa due tipi di chiamate: la prima è sempre quella super-iper urgente:”Mi fai questo perché così e cosà e mi serve tra 10 minuti.. ti prego sei la mia unica speranza! Ti ho mandato tutto nella mail”. Te inizierai ad avere gli schizzi perché non ancora sai che tipo di file si presenterà dinanzi a te. Dopo aver scaricato e controllato ci metterai 2 minuti e mezzo per l’ansia e gli altri 7 minuti e mezzo li userai per correggere tutti gli errori che hai fatto in quei 2 minuti e mezzo.
La telefonata successiva sarà per ringraziarti e se lo conosci a sufficienza ti racconterà il suo ultimo viaggio con sua moglie dove si è fratturato una gamba. Ti racconterà tutto, ma talmente tutto che per la disperazione inizierai a tirare le testate al muro. Con l’agente il rischio è altissimo perché potrebbe rifilarvi 30 euro per 30 lavori se non metterete ben in chiaro prezzi e tempi. Anche loro sono abitualmente in cerca di grafici mezze-pippe che riescano solo a fare correzioni dell’ultimo minuto e che riescano a creare uno spazio minuscolo riempito senza ritegno con 4 tipi di font.
Il cliente insicuro
Lui si cela dietro una maschera di profonda sicurezza: per questo motivo farai l’errore grossolano di proporgli più soluzioni grafiche… e lì scoprirai la sua vera natura. Per evitare spiacevoli conseguenze (tempo buttato, parole al vento) il grafico dovrà diventare un BAT-GRAFICO! Bisognerà prendere assolutamente in pugno la situazione e riempire il cliente di parole fino a soffocargli i neuroni e costringerlo a decidere quello che è meglio per lui. Ve ne sarà grato. In qualsiasi caso sappiate che il numero minimo di modifiche sarà sopra la media. Calcolate tutto nel preventivo!
Il proprietario del locale notturno
Può essere snervante perché crede già di saper come funziona il mondo della grafica, lui lo sa già. Lui sa addirittura che esiste un’estensione chiamata “piemmeggì” che ha lo sfondo trasparente. Infatti ti dirà:”Io ho anche il logo in “piemmeggì” quindi non devi fare altro che mettermi due foto” “Ok, va bene… le foto me le mandi sulla mail oppure dai, hai qui il computer mettimele nella penna uessebì” “ Ma no, le foto devi prenderle da Facebook”. Vaaaaaaa bene.
Inutile spiegare che si dice png, inutile spiegare cos’è e a cosa serve un file vettoriale e tanto meno non partite col pippone dei pixel e della risoluzione: lui le foto non le ha. Vi darà al massimo il file di una locandina che ha realizzato una volta “un ragazzo che fa il grafico”.
Metterete la benedetta penna usb nel suo computer e noterete la spia della penna pulsare come la sirena della polizia… sentirete quasi le sue urla “Cosa ho fatto di maleeee”! Questo file ci metterà 10 minuti a caricare. Perché? Peso: 200 tonnellate di MB.
Se non riuscirà a contrattare il prezzo che voleva ti chiamerà solamente per realizzare visual per gli eventi più importanti. Che significa? Semplice: troverai i tuoi lavori in giro per la città e su Facebook circondati da altri orripilanti e avrai paura che qualcuno possa pensare che li hai fatti tutti tu! Per questo quando andrai a parlare con lui indosserai una parrucca e metterai una giacca a collo alto.
Il cliente fantasma
Neanche a dirlo, è mooooooolto diffuso: scompare nel bel mezzo del lavoro o appena dopo il preventivo. Per eliminarlo bisognerà semplicemente chiedere un anticipo (bisogna chiederlo SEMPRE, non solo in questo caso) e imporre per contratto la clausola dell’inattività: se non risponderà entro 3 mesi il cliente perderà la quota dell’anticipo e il lavoro sarà considerato concluso. Nel caso non abbia intenzione di pagare il dovuto vi mollerà subito e se lascerà il lavoro a metà non avrai lavorato a vuoto, sarai in una botte di ferro.
Ok, per non far diventare l’articolo chilometrico mi fermo qui.
Ora tocca a voi: dovete segnalarmi nei commenti altri tipi di cliente così io potrò analizzarli in un altro articolo.
Mi raccomando, prendetela tutte le mie parole con leggerezza, chiaro che i clienti non sono tutti uguali e soprattutto non sono tutti così… e meno male! ?
Mi hai fatto stare tranquillo bene, ho avuto tutte le tipologie di clienti summenzionate e ne posso aggiungere qualcuna sempre da relegare in zona bassa tra i peggiori…
1. I gemelli siamesi diversi. Sono 2 clienti che vengono insieme per lo stesso progetto, d’accordo e sincronizzati. Dopo che avrai preso in carico il progetto diventeranno il giorno e la notte, a uno piace il giallo all’altro piace il blu, uno è trasferito l’altro è digitale e hi-tech… E tu ti ritrovi a fare due lavori separati e ad essere pagato per meno di uno solo di questi
Mi hai fatto ridere tantissimo! I gemelli siamesi li ho avuti anche io ora che ci penso ma sono stata fortunata: uno dei gemelli ad un certo punto ha ceduto al gemello più “forte” e quindi alla fine ho avuto a che fare con uno solo! meno maleeee! 😀