Back to work: si ricomincia!
I clienti sono tornati all’attacco o dovrebbero spuntare tutti da un momento all’altro. Ci aspettiamo qualcosa di simile a un attacco aereo di commesse lavorative se prendiamo in considerazione il numero di volte che ci è stato detto N.R.A.S. ovvero “ne riparliamo a settembre“.
Per chi ha una partita iva, settembre non è un mese ma è IL MESE. Non ne esiste un altro così importante perché chi ben comincia è a metà dell’impresa. Ok, siamo ancora tutti sballottati perché il caldo e la stanchezza hanno fatto passare momenti difficili ai nostri neuroni: non è facile riuscire a ragionare quando la temperatura è alta e sui social passano foto di spiagge fantastiche e spritz.
C’è chi dice di essere fresco come una rosa dopo le vacanze ma la verità è che si tratta piuttosto di un diffuso processo di auto-convinzione: ci vuole tempo per tornare a lavorare ai ritmi di prima.
Ma i progetti promessi a inizio stagione estiva arriveranno tutti? Oddio, ma tutti insieme? Naaa, tranquilli, ci sono davvero tanti tipi di N.R.A.S. e qui ne analizzeremo qualcuno, consigliando anche come comportarsi.
Iniziamo dal primo.
1- Ne riparliamo a settembre REAL
Parliamo di quei clienti che davvero, ad un certo punto, hanno sentito il calore dell’estate e il richiamo alle vacanze così forte che pian piano non riuscivano più a ragionare: il cervello si scollegava da solo, tirava fuori la manina tentando di spingere il tasto “off” ogni 5 minuti fino alla riuscita dell’impresa.
Ma li capiamo benissimo questi clienti perché anche a noi il cervello va in tilt quando si alzano le temperature. Anche se non abbiamo previsto vacanze da nessuna parte e il massimo che ci possiamo permettere è accompagnare la spazzatura fino al bidone, è il cervello che smette di funzionare da solo. Fine. Bisogna staccare e basta.
Ricolleghiamoci
In qualsiasi caso ha senso cercare di riagganciarli dicendo loro “io ci sono, sono tornato a lavoro e sto valutando quelli da scegliere per questa nuova stagione. Il tuo progetto è interessante e sarebbe un piacere per me gestirlo insieme”. Non serve proporsi in modo troppo pressante e far percepire che “siamo con l’acqua alla gola” neanche se ci siamo veramente: poi la collaborazione diventerebbe instabile e con pesi troppo differenti e ciò condizionerebbe il rapporto di lavoro e il prezzo. Eh si. Con queste premesse col cavolo che quest’anno si riuscirà a raddoppiare il proprio conto in banca e ad avere condizioni lavorative migliori.
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2- Ne riparliamo a settembre FAKE
Il cliente non sapeva come liberarsi di voi e nulla, con questa frase è riuscito a temporeggiare e a trovare la risposta adatta per mandare tutto all’aria, sempre se ve la darà. Solitamente in questi casi il problema è riconducibile a quel giorno in cui l’avete fatto rotolare dalla sedia alla vista del vostro preventivo.
Ma le cause possono essere interne: ha trovato un altro progetto a cui dedicare il suo tempo o un altro grafico che gli ha chiesto meno e probabilmente gli farà il lavoro che si merita: una merdata. Non si escludono ritorni di fiamma nei vostri confronti, magari con la lacrimuccia già asciutta. E lì sarete voi a valutare come distrug…ehm… come comportarvi 😀
3 – Ne riparliamo a settembre (ma neanche io so come gestire il progetto)
Esistono imprenditori sconclusionati o startup con startupper così impreparati che sono un po’ come le notifiche: appaiono, visualizzano ma non rispondono agli stimoli. E quando meno ve l’aspettate riappaiono di nuovo, confondendovi la vita e dandovi stimoli che presto si tramuteranno in ricordi di preventivi visti e rivisti, consigli presi e utilizzati contro di voi.
Esempio? Quando dici al cliente che ha bisogno anche di un bravo SMM e ne trova uno che “sa” fare grafica, web design, scrivere codice, analizzare insight, fare campagne ads, prevedere il futuro, impastare frittelle, ricaricare la macchinetta del caffè, fare le treccine alla figlia, insegnare a saltare ai topi muschiati.
Ci ricolleghiamo?
Dipende. Come prima cosa bisogna sapersi difendere e captare il pericolo in tempo, spendendo le energie in modo calcolato: mai dare il massimo della disponibilità a chi non riesce a capire il valore del tuo tempo. Se ha senso tentare di accaparrarsi il lavoro (magari vi piace troppo) allora bisognerà cercare di diventare piuttosto dei validi consulenti ma sempre considerando la vostra disponibilità, non togliendo mai tempo ad altre attività come la ricerca di altri clienti. E sì, senza insistere troppo, tanto se non c’è trippa per gatti si perde solo un sacco di tempo.
4 – Ne riparliamo a settembre SEMI-REAL
Il cliente vuole iniziare quel lavoro di cui avete discusso ma in realtà ne ha altri di progetti e dovrà decidere se ne vale la pena di portare avanti l’attività di cui vi ha parlato. Per questo motivo la collaborazione è ad alto rischio, si corre su un filo.
Oppure sta valutando diversi preventivi e il vostro è solo uno di quelli che ha davanti.
Ricolleghiamoci
Di clienti così ce ne sono a bizzeffe e spesso sono quelli che impiegano del tempo per valutare le cose al meglio per poi partire alla grande. Questi clienti vanno gestiti con decisione e professionaltà: io sono questo, faccio questo e questa è la mia proposta, punto. Possiamo riapparire al massimo una sola altra volta in qualsiasi forma (non abbassamento di prezzo) ma poi se siete lì a rompere gli zebedei vi manderanno a fanciufolo prima del tempo.
Siamo scialli please.
5- Ne riparliamo a settembre ma intendevo dell’anno prossimo
Capita di non avere idea delle tempistiche di un progetto nuovo, può capitare anche agli imprenditori più bravi. Capita che a causa di un problema inaspettato si subisca un ritardo o semplicemente l’imprenditore parla al futuro che a noi sempra super prossimo ma non sapevamo che lui è intimo amico di DOC (Ritorno al Futuro).
Riagganciamoci
Ha senso tenersi le porte aperte: dopotutto se siamo bravi a fare il nostro lavoro e sappiamo di poter dare un plus importante a quel tipo di progetto perché non farsi vedere carichi? Ovvio, come sempre non state lì a spappolare: è sufficiente apparire come spiriti malefici, ogni tanto.
Ce ne sarebbero davvero tanti altri tipi di NRAS ma non posso scrivere un papiro. Chiedo a voi di trovarne altri e sorridere insieme a questo nuovo anno lavorativo che sta arrivando!