Se ne parlava già da qualche giorno, ma l’annuncio è finalmente arrivato rendendo il tutto ufficiale: su Facebook Messenger arrivano i Bots, funzione attraverso la quale brand, organizzazioni e, in generale, tutte le pagine Facebook che ne faranno uso potranno interagire in modo automatizzato e immediato con gli utenti.
Che il tempo di reazione delle pagine Facebook fosse una questione cara agli ingegneri di Menlo Park era evidente sin da quando furono lanciate le prime funzionalità sulla reattività ai messaggi delle pagine e il famoso badge del balloon verde. I Facebook Messenger Bots però comprimono all’estremo quest’aspetto, riducendo a zero il tempo di reazione dei brand nei confronti della propria audience che può quindi usufruire di un servizio di assistenza immediato e personalizzato.
Per funzionare i Facebook Messenger Bots avranno bisogno del supporto di una pagina Facebook, preesistente o creata appositamente, e del lavoro di uno sviluppatore in grado di integrare le nuove API nel sito web di riferimento, di far dialogare pagina e sito e mantenere viva e aggiornata tale conversazione nel tempo, soprattutto nel caso della presenza social di un sito e-commerce il cui database in continua evoluzione.
[su_note note_color=”#138CB2″ text_color=”#ffffff” radius=”0″]L’obiettivo di Facebook è evidente: nella prospettiva del caro Zuckerberg Facebook Messenger sarà il punto di riferimento per la conversazione in real time tra utenti e tra utenti e pagine, dando a queste ultime la possibilità di scambiare informazioni e fare social care in modo più semplice e veloce, anche senza il supporto di una persona fisicamente impegnata nell’attività di gestione. [/su_note]Certo, il rischio di disumanizzare la voce di brand e organizzazioni è reale, ma starà proprio a queste trovare il giusto equilibrio e sviluppare testi e risposte in grado di superare questo piccolo problema. Ciò che è certo è che si verrà a creare un’esperienza quanto più personalizzata sul singolo utente in base alle sue esigenze, alle sue caratteristiche, alla sua posizione e così via.
Insomma, un altro passo avanti di Facebook nello sviluppo di tecnologie sull’intelligenza artificiale, sebbene per ora resti comunque assistita e preimpostata dall’uomo. Staremo a vedere come le pagine utilizzeranno i Facebook Messenger Bots nelle proprie strategie di comunicazione e come saranno accolte dagli utenti comuni. Per chi volesse saperne di più, date un’occhiata qui: messengerplatform.fb.com o fate una prova voi stessi chiedendo a Poncho, il gatto meteorologo, che tempo ci aspetta nel weekend.
Non solo Facebook Messenger Bots: le altre novità dal F8
Live API: le API di riferimento di Facebook Live, il servizio di streaming in real time ora aperto a tutti saranno rese pubbliche, permettendo quindi agli sviluppatori personalizzazioni del servizio ed eventuali potenziamenti dello stesso.
Facebook Surround 360: dopo aver introdotto i video a 360 gradi, ecco l’arrivo di uno strumento hardware da casa Facebook, sarà una telecamera – o forse è riduttivo definirla tale – in grado di registrare in 3D nativo grazie alla presenza di 17 obiettivi.
Profile Expression Kit: video e gif sempre più protagoniste, anche nell’immagine profilo personale. Per il momento la closed-beta tramite servizi di terze parti è limitata a un numero ridotto di utenti e supporta Boomerang di Instagram, Lollicam, BeautyPlus, Cinemagraph Pro, Lollicam, MSQRD e Vine.
Free Basics Simulator & Demographic Insights: un nuovo tool per la personalizzazione dei servizi del progetto Internet.org, sia dal punto di vista dello sviluppo che dell’analisi socio-demografica del target.
Account Kit: con questa funzione sarà possibile effettuare il login su siti e app attraverso numero di telefono o indirizzo email e senza l’utilizzo di password (ma chiaramente con un codice di verifica inviato nel momento del login).
Facebook Analytics: nuove feature anche per il tool di analytics in-app di Facebook con la possibilità di avere info aggiuntive sulla propria audience e monitorare le notifiche push.
Quote Sharing: ammettiamolo, ci piace leggere o scrivere citazioni su Facebook e a Menlo Park lo sanno bene. Facebook lancerà a breve un nuovo tipo di contenuto proprio basato sulle citazioni e, a quanto si legge nel comunicato ufficiale, un sistema per ricercarle all’interno del web.
Save Button: funzione dal nome decisamente esplicativa, Save Button ci permetterà di salvare i contenuti che leggiamo in una sorta di archivio personale sempre disponibile su ogni device. Al team di Pocket saranno fischiate le orecchie?
F8 Day Two: tecnologia made in Menlo Park
Il secondo del Facebook F8 è stato, come di consueto, dedicato esclusivamente alla presentazione delle tecnologie in sviluppo. Non stiamo perciò parlando di servizi o prodotti già disponibili, ma piuttosto di progetti work in progress sui quali i team di sviluppo di casa Facebook stanno lavorando. Insomma, per chi vuol vederla dal punto di vista economico, parliamo a tutti gli effetti di una vetrina per attirare gli investitori. Ma veniamo al dunque. Ecco le novità del secondo giorno:
Connectivity Lab: la fucina di idee e soluzioni innovative in materia di connettività ha presentato due nuovi progetti, ovvero Terragraph – una soluzione di connettività wireless ideale per le aree urbane – e Project ARIES – alter ego del precedente dedicato ad aree a bassa densità urbana.
Intelligenza Artificiale: traduzione dei contenuti, auto tagging di foto e video e categorizzazione automatizzata di questi ultimi sono le novità presentate dall’Applied Machine Learning team di Facebook.
Social VR: novità interessante per gli appassionati di tecnologia e realtà virtuale. Zuckerberg & co. stanno infatti lavorando molto per capitalizzare nel medio periodo l’acquisizione di Oculus e dare un valore aggiunto ai visori VR in ottica social. L’obiettivo in tal senso è rendere la realtà virtuale uno strumento privilegiato di interazione a distanza che si espliciti, oltre che con voce e video, anche con la gestualità del corpo.
Open Source: dulcis in fundo – e qui torniamo nel territorio degli sviluppatori – l’open source. Facebook fa il punto della situazione tra apertura al pubblico di nuove API alla distribuzione di SDK, fino all’ecosistema React Native, di cui nel Code Blog si fa il punto della situazione degli ultimi dodici mesi.
Articolo di Fabio Stefano Alla