Connettersi col cliente vuol dire stargli vicino, fargli capire che non siamo meri esecutori che non aspettano altro che ci paghi ma che, invece, faremo parte del suo team!
Far parte del suo team vuol dire essere presenti, rispondere, proporre soluzioni a un problema, dare dei consigli, entrare nel suo mondo facendogli delle domande. Dobbiamo essere curiosi del suo progetto… non solo a parole.
Al momento del primo colloquio dobbiamo dimostrare di avere delle qualità in più… e qui entra in gioco l’empatia. Comprendere appieno il brand connettendosi con chi l’ha creato, facendo tutte le domande di cui abbiamo bisogno e magari cercare di percepire preventivamente quello che vuole sentirsi dire il cliente, percepire le sue insicurezze, individuarle e cercare di rispondere prima di qualsiasi sua domanda. C’è chi asserisce che sia meglio fare poche domande per non annoiare il cliente, per non star lì a stressarlo.
Nella mia esperienza, invece, ho trovato che facendo il contrario si raggiungono un paio di obiettivi o qualcuno in più:
1- Il nostro cliente si sente compreso, preso in considerazione;
2- Eviteremo di fare degli errori perché attraverso le domande abbiamo anche un sacco di risposte;
3- Faremo capire che è nostra intenzione che tutto vada per il verso giusto.
Il punto 3 è la chiave della mia personale strategia con i clienti. Quando scrivo loro la mail che contiene il preventivo o quando mi trovo a fare la prima riunione ci tengo a mettere in chiaro questa questione:
“Sono una freelance e lavoro per me stessa: è anche e soprattutto nel mio interesse che tutto vada per il verso giusto”.
E poi i miei discorsi ruotano su questi concetti:
“Con la mia pubblicità il tuo prodotto/progetto aumenterà di valore”
“Non si può prescindere dalla pubblicità.”
”La gente non può comprare un prodotto che non conosce”
“La tua azienda merita gli strumenti migliori. Devi regalargli l’opportunità di farsi conoscere”
Rassicurare il cliente è importantissimo. I clienti solitamente hanno tante altre cose da fare e sapere che c’è qualcuno che si occupi a 360 gradi della loro immagine, di fare bella figura, vuol dire per loro tantissimo. Per star tranquilli spesso sono disposti anche a pagare senza stressare con sconti. La sensazione che ti stanno pagando con piacere, con la soddisfazione completa.
Il servizio che stai erogando va bene.
Ritornando alle domande: c’è il momento di farle e il momento di smettere di farle. Bisogna ragionare e fidarsi ciecamente di quello che si fa. Chiaro che bisogna informarsi, fare ricerche di anteriorità, analizzare il mercato… sono cose che si è naturalmente portati a a fare per non sbagliare. C’è da capire questo concetto: se va bene è merito tuo. Se va bene quell’azienda andrà bene.
E la miglior pubblicità del mondo sono i RISULTATI.
Il tuo lavoro inizierà a parlare per te e arriverai in quella fatidica fase dove non cercherai più lavoro ma sarà il lavoro a cercare te.
Ripeto. Non sarai a cercare più tu il lavoro ma sarà lui a cercare TE. Proprio così. Chiudete un attimo gli occhi e proiettatevi con la mente verso quel momento. Bella sensazione, vero? Ebbene, cercate di arrivarci. Caricatevi, caricatevi. Quello è il vostro obiettivo non perdetelo di vista ? lavorateci tanto su e quando pensate che stia andando tutto per il verso sbagliato chiudete di nuovo gli occhi e proiettatevi di nuovo verso i vostri risultati. La sensazione che sentirete vi aiuterà non poco ad andare avanti. Sembra una cavolata ma io mi carico tantissimo in questo modo! Faccio la stessa cosa quando mi trovo davanti un lavoro che mi sta facendo impazzire: chiudo gli occhi e penso alla sensazione che avrò quando l’avrò finito, consegnato e il cliente sarà soddisfatto.
Orari
Collaborare non significa che il cliente possa chiamarti quando vuole, come vuole. Hai degli orari? Ok, oltre non si risponde più al telefono. Mai dare la possibilità ad un qualsiasi cliente di chiamarti fuori dagli orari di lavoro. Non rispondere, semplicemente. Via. Non c’è nulla che valga più della tua serenità.
Strumenti
Come ho già detto ha un certo appeal portare un tablet per mostrare dei lavori, portare una cartellina ideata da noi con i nostri disegni che devono essere assolutamente inerenti al settore di cui si occupa il nostro cliente e non portare un accozzaglia di fogli sembrando il cappellaio magico di Alice nel paese delle meraviglie.
Scegliere i lavori da mostrare è anche un modo per far capire che siamo già connessi col progetto.
Importantissimo è portarsi dietro qualcosa per prendere appunti. prendere sempre appunti… magari compratevi pure un elegante block notes e mi raccomando non il quaderno con i quadretti di prima elementare di vostro nipote!
Aspetto
Non meno importante è l’aspetto! Eh si. Il primo maledetto biglietto da visita è un aspetto curato che denota ordine, equilibrio, sicurezza, gusto. Lo so, può far storcere il naso questa cosa ma generalmente è così che funziona.
Al prossimo articolo!