Il nuovo fenomeno virale è qui e si chiama Pokémon Go (qui il sito ufficiale). Come tutte le novità o si ama o si odia. Prendi viral marketing, realtà aumentata, aspetto ludico, nuova moda e troverai un pirata che ne scrive. Interessato da sempre a quel sempre meno misterioso concetto che i saputoni chiamano “realtà aumentata” non ho resistito dal raccontarvi la mia esperienza con quello che è il nuovo fenomeno mediatico dopo l’ormai vintage “Tamagotchi”. Non mi soffermerò a parlare dell’impatto sociale che avrà la cosa, l’altra mattina in giro per il centro già vedevo zombambini girare inebetiti fissando lo schermo in cerca di Cicciosaurus o Ruttorex. Non mi fa impazzire, ma è il progresso, e dobbiamo conviverci. Come tutte le cose se preso a piccole dosi può essere anche diverten… ok ok, mi fermo qua sennò divento barboso tipo anziano che guarda un cantiere o “a regazzì e mò te lo buco sto pallone!”.
Pokémon Go: installazione
Collegati al vostro store, cercate “Pokemon Go”, è quello con l’icona con la pallina raccatta mostri (non chiedetemi come si chiama, mi rifiuto di cercare il nome). Installazione standard, nonostante più di 50 mb reclamino a gran voce una wireless, anche quella di vostro cugggino. Alcuni primi rudimenti sul come cercare i mostriciattoli, impostate il vostro avatar 3D in alcune caratteristiche base e si parte.
Inizio gioco
Come dicevo, primo test; cercate vicino a voi “Bulbasaurus”. Che siate in casa, al bagno, in cantina, in soffitta. Vi viene chiesto di cercare il vostro primo mostriciattolo. Ad esser sinceri non so se esce di default lo stesso a tutti, ma provare per credere.
Pronti? Si parte! Inizi a girare come un mentecatto guardando la strada davanti a te attraverso il cellulare. Inizi a familiarizzare con il campo di gioco: è la tua città e man mano ne riconosci strade e piazze. È la”realtà aumentata”, l’aggiunta di contenuti al mondo reale. E i pokemon ne sono i nuovi ambasciatori, che ci piaccia o meno. Su punti determinati della mappa appariranno, man mano, diversi “eventi” sottoforma di Pokemon stessi, punti cardine, palestre, e ogni altra diavoleria che quelli della Niantic Company si sono inventati.
Si ma questa “realtà aumentata” come cavolo funziona?
Ok, proverò a spiegarlo in soldoni per voi piratastri. Abbiamo detto che la realtà aumentata consiste in una serie di contenuti (nel nostro caso mostriciattoli) “esistenti” nel mondo reale ma visibili solo attraverso una determinata applicazione (il gioco, nel nostro caso). Questi possono essere attivati in due modi: uno attraverso un “marker” visivo. Un’immagine di qualunque tipo (ma anche un oggetto 3D) che diventa “attivatrice” del contenuto. L’altro modo è attraverso la geolocalizzazione. Ed è il nostro caso. Sfruttando infatti i device di nuova generazione il gioco dissemina nella nostra città tutti gli elementi di gioco, riconoscendo piazze, strade e monumenti principali.
la caccia al Pokemon a ogni ora del giorno e (soprattutto) della notte!
Questi punti cardine si attiveranno quando ci avvicineremo a loro permettendoci di giocare ed interagire, L’applicazione è ancora in beta version, e si vede. Da migliorare la realtà aumentata; se ti avvicini a un muro il gioco posiziona indistintamente la tua preda sul muro dando uno sgradito effetto non realistico. Lag e quasi ogni genere di blocco renderanno difficile la vostra caccia. Attendiamo tempi migliori e fix di bug in ordine sparso.
Che dire? Buona caccia piratastri!