Proprio qualche settimana fa ha annunciato che Pinterest ha raggiunto i 200 milioni di utenti attivi al mese. Il dato che ancora più importante è che la crescita di Pinterest è stata del 40% in un solo anno, con più della metà dei Pinners che vive al di fuori degli Stati Uniti.
Pinterest ha fatto la sua fortuna proprio per le sue caratteristiche e le sue logiche.
Pinterest non è un social network. È una community fondata sugli interessi personali degli individui. È la piattaforma che ci conosce meglio di tutti (anche di Facebook).
Tutto quello che condividiamo (sotto forma di immagine) viene catalogato in archivi (le bacheche o boards) perché diventi più facile la consultazione e per ricordarci dove abbiamo inserito le cose che ci interessano. Con il raggiungimento dei 200 milioni, a breve, ci sarà un nuovo aggiornamento nel quale ogni boards avrà la possibilità di inserire al proprio interno delle sezioni. Le sezioni servono a catalogare ancora di più e meglio i nostri interessi.
Esempio [Food]: Bacheca sul cibo
Sezioni [o categorie]: Antipasti – Primi – Secondi – Contorni
Pinterest è un mondo vasto, costruito su misura di ognuno di noi. Condividiamo i nostri interessi, le nostre passioni e i nostri desideri. È una community che non ci fa pensare, ma che ci offre tutto quello che vogliamo a misura di pin e di repin.
Anche da un punto di vista di interfaccia grafica è vincente. Con questa visuale mansory, Pinterest ha conquistato i suoi utenti. L’interfaccia è pulita e semplice. Cosa che non si può dire di Facebook o Instagram, in cui regna una grande babilonia.
Più di una nota dolente c’è anche in Pinterest. Per esempio la barra del cerca che non è sempre efficiente.
Questi sono, secondo me, i punti di forza e di debolezza di una delle community più interessanti del web.