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Patrizia Anna Coccia
sabato, 10 Novembre 2018 / Pubblicato il Grafica

Photopea sfida Photoshop

Il titolo è un fulmine a ciel sereno ma state pure tranquilli: ne abbiamo parlato tante volte e l’egemonia di Photoshop e di tutta la suite Adobe non sarà scalfita minimamente, almeno per i professionisti.
Siamo di fronte, però, ad una buona alternativa per chi non usa Photoshop come software principale. E poi è completamente gratuito!
Vai al sito Photopea

Le estensioni supportate da Photopea

Lo specifico da subito: non è un’app nativa e viene eseguita tramite browser. È un tool che si può utilizzare, quindi, online e sembra che apra in modo corretto queste estensioni: PSD, XCF, XD e CDR. Quindi anche Adobe Photoshop, Gimp, Sketch App, Adobe XD e Corel Draw.
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Torniamo a Photopea.
L’interfaccia è praticamente identica a Photoshop.
Ho provato ad aprire file psd anche molto complessi senza problemi, i file vettoriali li apre tutti con qualche problema per l’estensione eps (ma pare che in alcuni casi si aprano se, ad esempio, provenienti da Affinity: il collega Daniel Di Pietro ha testato Photopea con me sul Covo dei Pirati grafici). Quindi Ai, svg, pdf vengono aperti senza problemi e gestiti altrettanto bene.
C’è una versione free e una a pagamento che proverò sicuramente per supportare lo sviluppatore che tutto sommato merita di guadagnarci: pare abbia chiuso oltre 400 bug segnalati dalla community! Bug che possono essere segnalati molto facilmente con un’opzione sempre attiva.
 

Ho provato a fare un copia/incolla da Photoshop a Photopea e funziona. Ho tentato di farlo da Illustrator e… funziona! Certo, in qualsiasi caso ogni vettoriale verrà rasterizzato e nel caso del copia/incolla si porterà dietro lo sfondo non richiesto… ma è già una gran cosa. Basta saperlo e salvare magari in png per utilizzarlo.

Fino a qui direi davvero NOT BAD.

È arrivato il momento “Quark”: chi ha sviluppato Photopea?

Molto interessante (credetemi) è scoprire le origini di questa app. Credete sia uno staff organizzato per distruggere Adobe? Un gruppo di geni con gli occhiali che collaborano allegramente in una stanza buia? No, niente di tutto ciò.
L’app pare sia stata creata e sviluppata da una sola persona: Ivan Kutskir, un programmatore di 28 anni di Praga, Repubblica Ceca.
Kutskir ha trascorso 7.000 ore a svilupparla mentre studiava informatica al college – circa 5 ore al giorno per 3 anni e mezzo – e il mese scorso circa 1,5 milioni di persone hanno utilizzato l’app.
Kutskir solo di recente ha iniziato a pubblicare annunci su Photopea (che potete trovare nella parte destra, non danno assolutamente fastidio) e ora riesce anche a guadagnarci con questo progetto: e ci mancherebbe!
“Il nostro obiettivo è creare l’editor di foto più avanzato e conveniente“, scrive Kutskir sul sito Web Photopea.
La cosa interessante è che questa, come dice anche lo stesso sviluppatore, è anche una piattaforma che consente di aggiungere nuove funzionalità molto più rapidamente della concorrenza.
Quando, quindi, qualcuno suggerisce una nuova funzione questa potrà comparire in Photopea già il giorno successivo. Kutskir racconta anche dell’intenzione di  creare un team di sviluppatori non appena possibile.

Photopea e Photoshop

Le somiglianze con Photoshop vanno oltre l’estetica: Photopea pare farà sentire a casa tutti gli utenti Adobe. Ci sono gli stessi strumenti essenziali e lo stesso layout dell’area di lavoro.
Io stessa mi sono buttata, pensando di trovare la solita app un po’ inutile come tante ma qui ho avuto davvero una sensazione molto buona. Certamente non abbandonerò Adobe ma so che in caso di problemi o di urgenze, basterà una connessione e un computer qualsiasi a salvarmi il c… ehm… il progetto.

Veloce e piacevole: può essere integrato in un flusso di lavoro?

Ho notato una buona velocità: è piacevole da utilizzare ed essendo praticamente una copia di Photoshop, è assolutamente intuitivo e potrebbe davvero essere utilizzato abitualmente da tutte quelle figure che non hanno al centro del loro flusso di lavoro l’uso di Photoshop ma che ne hanno bisogno.
Ad esempio un social media manager potrà tranquillamente evitare di acquistare la Creative Cloud.

Ho provato ad esportare dei file e mi sembra che a livello qualitativo ci siamo alla grande. Certo, dovrò ancora sperimentarlo per bene, questo è solo un inizio, ma per adesso la sensazione è positiva.
Da sapere che c’è un blog – a questo link dove potete trovare tutte le novità, i consigli.
Invece a questo link c’è il manuale per imparare ad utilizzarlo.
Come potete vedere questi sono i paesi che utilizzano di più il programma

Dando uno sguardo anche alla pagina Facebook ho scoperto che sono sempre attivi per inserire tutte le funzioni che ogni utente proveniente da Photoshop si aspetta di trovare. Come ad esempio sfocatura normale e radiale, inserita il 29 Agosto di quest’anno.

 
Tutte le gamme cromatiche e le funzioni si trovano davvero quasi allo stesso identico modo sia nell’uno che nell’altro programma.
Ho provato ad importare un file e a scontornare qualcosa, giusto per testare uno degli strumenti… e quale se non la pen tool che uso ogni giorno dal 1815?
I livelli li ho ritrovati tutti al loro posto. Quando scontorni si crea direttamente un livello separato che può essere comodo specialmente per chi non sa usare benissimo Photoshop e quindi per la maggior parte degli utenti che lo utilizzerà.
Selezione e deselezione dei livelli veloce, pen tool identica. In questo video non si vede ma ho provato anche a modificare la selezione ed è andato tutto liscio. Certo, quando devi trasformare lo shortcut da cmd/ctrl + T diventa Ctrl+alt+ T altrimenti si chiama all’azione il browser.

Ho notato che la gestione della maschera nelle selezioni complesse non fosse un gran che ma poi mi sono informata giusto un po’ ho scoperto la Trimap.
Photopea offre un migliora bordo (Seleziona – Rifinisci bordo o facendo clic sul pulsante “Migliora bordo” nel pannello superiore di qualsiasi strumento di selezione) con l’obiettivo, quindi, di creare un Trimap : contrassegnare l’intera immagine con i 3 colori, in modo da percepire le diverse zone selezionate e i diversi modi con cui dovrà agire il programma.
Oggetto in primo piano con bianco (completamente visibile nel risultato);
Sfondo con il nero (cancellato nel risultato);
Aree incerte con il grigio.
Dopo averlo fatto, Photopea dedurrà la trasparenza dell’area grigia (parte di essa verrà aggiunta al Primo piano, il resto allo Sfondo) e questo dovrebbe essere il risultato.

Dichiaro questo articolo ancora in modifica.

Se avete letto l’articolo e non vedete l’ora di saperne di più tornate presto: lo pubblico oggi ma continuerò a testarlo e ad aggiungere informazioni perché, ripeto, ritengo Photopea molto interessante e meritevole di studio e voglio dedicargli un articolo il più completo possibile.

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