La famiglia Rapisarda annuncia il battesimo con dei manifesti trash: la questura ne ordina la rimozione.
I manifesti erano stati affissi in alcuni impianti abusivi in cui veniva dato l’annuncio del battesimo di un bambino di nome Antonio, ritratto con la coppola in testa e la frase che ha fatto scatenare il putiferio: “questa creatura meravigliosa è… cosa nostra”. Il bimbo è figlio del pregiudicato Francesco Rapisarda detto Ciccio Ninfa, residente a Giarre e vicino al clan Laudani.
Così con un’ordinanza del questore di Catania Marcello Cardona sono stati rimossi i 6×3 del Rapisarda, indagato in passato per associazione mafiosa.
Il papà di Antonio commenta:
“Non volevamo per nulla offendere le istituzioni. Sul quel manifesto è successo il finimondo, ho già ricevuto centinaia di telefonate. A questo punto annulliamo tutto. Non c’è niente di male, è una cosa carina, lo abbiamo fatto per fare una cosa diversa. Questa è sempre stata un’abitudine di famiglia. Io e mia moglie abbiamo fatto la stessa cosa anche per i battesimi degli altri miei due figli. Nel 2008, per la foto del manifesto del battesimo del primo bimbo lo abbiamo vestito da diavoletto, con tanti angioletti attorno e la scritta: ‘Nato per essere diverso’. A noi piace fare le cose sfarzose”.
La festa era prevista per domani: ospiti una manciata di cantanti neomelodici come Luigi Di Pino, Dany Diamante e Gianni Narcy ma anche dei volti noti della televisione come Andrea Azzurra di “The Voice”, ad Angela di “Uomini e Donne”, a Claudio Tropea da “Io Canto”.
La questura fa sapere che oltre alla decisione di coprire i manifesti, domani sarà effettuata una precisa vigilanza sullo svolgimento della festa privata.