Il Super Bowl è diventato uno degli eventi più attesi dell’anno non solo dagli sportivi, ma anche per il mondo del marketing. Basti pensare che il match è stato commentato su Twitter con l’hashtag #SB50 ed ha ricevuto qualcosa come 5 milioni di tweet. Uno spot televiso durante il Super Bowl può arrivare a costare 5 milioni di dollari per solo 30 secondi. Cifre da urlo, ma il mondo del marketing sa bene quanto un evento del genere esponga da un punto di vista mediatico il proprio brand. Il Super Bowl quest’anno ha raggiunto un audience di 114 milioni di persone (noccioline, eh!) in tutto il mondo.
Twitter total audience: 4.3B views of #SB50 Tweets on & off Twitter, based on 27m Tweets (inc. pre/post game) pic.twitter.com/ZZnGvHgwJH
— Twitter Data (@TwitterData) 9 Febbraio 2016
Gitghub ha costruito una mappa interattiva che ha monitorato l’andamento dell’evento e i tweet generati durante le varie fasi del match e del concerto tra fine secondo tempo e inizio del quarto. Come potete vedere ci si è dati da fare anche dall’Italia nonostante fosse notte fonda. Io stesso ero sveglio, commentando attivamente sui social.
Lo spot che è appena passato della Jeep è uno tra i più belli dell’intero super bowl
Pubblicato da Simone Stricelli su Domenica 7 febbraio 2016
La maggior parte delle volte gli spot televisi che vanno in onda durante il Super Bowl sono dei veri e propri capolavori. Alcuni di questi segnano anche l’innovazione della comunicazione. Mi viene da pensare allo spot della T-Mobile che è stata la prima a sponsorizzare un video da 60 secondi su Instagram in contemporanea all’evento. Di seguito riporterò quelli che a parer mio sono i più belli e che lavorano meglio anche da un punto di vista della sceneggiatura.
Lo spot più bello è che merita la prima nomination è sicuramente quello che celebra i 75 anni della Jeep di Fiat Chrysler. Nello spot giocano un ruolo fondamentale la musica, la voce narrante e soprattutto le immagini scelte tra voti più o meno noti che diventano lo strumento per raccontare come il fuoristrada si sia evoluto insieme a noi. Semplice ma che colpisce dritto nell’emotività delle persone.
Al secondo posto c’è l’omaggio di Audi con lo spot “Commander”, dedicato all’Audi R8, in cui la colonna sonora scelta non può essere più centrata. Per l’occasione si è scelto “Starman” di David Bowie. La sceneggiatura dello spot gioca sul ricordo dell’astronauta in pensione che ha perso la voglia di vivere. Ma quando arriva a casa e gli consegna le chiavi della macchina per lui si apre un nuovo mondo. Tanto che associa quell’emozione a quella vissuta al lancio del razzo. Uno spot che diventa un richiamo universale che ricorda che cosa succede quando nella vita si sceglie l’esplorazione.
Al terzo posto ho deciso di mettere lo spot di Doritos perché hanno creato lo spot andando in onda durante il Super Bowl con un contest. A vincerlo è stato Peter un ragazzo australiano che, dopo aver avuto il secondo figlio, ha deciso di prendere spunto dall’ecografia che doveva fare la moglie, pensando che sarebbe stato diversa l’attesa con un po’ di divertimento. Così è nato lo spot e secondo voi è riuscito a riprodurre ciò che aveva nella mente?
Al quarto posto metto lo spot della Toyota, Coca Cola e Colgate.
Al quinto posto a parito merito voglio inserire lo spot della T-mobile, Death Wish Coffee e The Jack.
Al sesto posto lo spot della Mini, del ventesimo anno dei Pokemon e della GoPro.
Se volete scoprire come si sono posizionati gli altri non vi resta che andare sul nostro canale Youtube…vi aspettiamo! 😀