Psicologia dei colori. Il Rosso.
Oltre 50 colori Pantone identificano le sfumature di rosso. Il primo colore al quale si associa il trucco per le labbra, ma anche il primo colore che i bambini distinguono rispetto agli altri.
I campi di applicazione dei colori è vasto e ampio e abbraccia tutti i settori. Ora proviamo ad analizzare uno studio condotto nel 2003 tra relazione del colore e sport. Durante le Olimpiadi di Atene del 2003 due antropologi dell’Università di Durham, Russel Hill e Robert Barton, hanno analizzato i risultati di tutti gli incontri delle varie discipline di lotta svoltesi durante i Giochi. Nel 55% dei casi la vittoria è andata agli atleti in rosso e nelle discipline corpo a corpo (come la lotta greco romana) questa percentuale è salita addirittura al 62%.
Secondo Barton il risultato può essere spiegato in parte con una preferenza inconscia per il rosso da parte dell’arbitro, ma soprattutto dal fatto che il rosso, colore dell’aggressività e della dominanza, favorirebbe psicologicamente l’atleta che lo indossa facendolo sentire vincente.
Il comportamento dei primati per esempio è fortemente influenzato dal rosso: nei maschi di mandrillo la faccia e i genitali rossi comunicano ai rivali la capacità di combattere e il livello di brillantezza del colore è direttamente proporzionale alla quantità di testosterone nel sangue.
Per capire se la dominanza del rosso abbia origine genetica o ambientale, Sarah Pryked della Macquarie University of Sydeny, nel luglio 2002 ha condotto uno studio sui diamanti di Gould, dei piccoli uccelli che possono avere la testa rossa o nera a seconda della genetica. Nelle competizioni per il cibo gli individui con la testa rossa hanno sempre vinto sugli altri. E hanno sempre vinto anche gli uccelli neri ai quali è stata colorata la testa di rosso, perchè in molti casi gli avversari hanno rifiutato lo scontro ancora prima di iniziare a combattere. In questi soggetti la paura del rosso sembra quindi essere innata.
La scienza ci insegna che il colore non è altro che un’elaborazione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello. La percezione visiva è quindi creata a tutti gli effetti dal nostro cervello e, come tale, è capace di provocare risposte emotive e atteggiamenti psicologici diversi.
Per esempio, il rosso e l’arancione sono conosciuti come colori intensi ed emozionali, che stimolano l’aumento del battito cardiaco e del respiro. Inoltre, questi colori, applicati al settore alimentare, incoraggiano i consumatori a mangiare di più e più velocemente. Ecco perchè molti leader del settore della ristorazione scelgono come colore aziendale proprio il rosso, e fanno uso di questo colore anche per determinare particolari d’arredo, come tovagliette e tende.
Nel 2017 i responsabili della comunicazione di Pitney Bowes hanno commissionato una ricerca con lo scopo di verificare come nei vari Paesi europei reagiamo alle presenza di messaggi a colori sulla corrispondenza. I risultati, analizzati dalla nota esperta di psicologia del colore Karen Halle (nostra conoscenza anche per gli articoli precedenti), hanno rilevato che la percezione del colore sembra riflettere l’attuale situazione economica del Paese.
Se per la maggior parte dei consumatori francesi o britannici una busta con un messaggio in rosso può contenere principalmente comunicazione relative a uno scoperto o un mancato pagamento, per i tedeschi questo colore non ha alcun significato nè positivo nè negativo.
La Hassler aggiunge: “Nel passato, i colori erano un sistema d’allerta, che abbiamo mantenuto fino a oggi anche se il livello di percezione cosciente si è ridotto del 20%”
Di conseguenza, quando un’azienda si appresta a emettere una comunicazione deve porre attenzione alle combinazioni di colori utilizzata. Molte combinazioni di colori possono essere potenzialmente problematiche, come ad esempio il rosso e il nero, che in natura corrispondono a un messaggio di pericolo e per questo motivo viene utilizzato raramente nelle campagne di comunicazione l’accostamento dei due colori, in quanto potrebbe innescare una reazione negativa.
Colin Forrest di Pitney Bowes concludendo dice: “Le relazioni ai colori sono proprie di ogni Società ed è importante conoscere tutti gli effetti positivi e negativi dei colori prima di commercializzare qualsiasi prodotto”.
Concludendo, il rosso, è il colore più vibrante e stimolato dello spettro, ed esprime numerose sensazioni positive e vitali. È il primo colore che notiamo, ed è il colore che più di tutti è capace di attirare la nostra attenzione e di provocare in noi una qualsiasi reazione emotiva.
Il rosso è il colore dell’audacia, della grinta, e stimola un senso di urgenza e di immediatezza. Il messaggio è: devo farlo, e devo farlo subito.
Alcuni studi hanno dimostrato che in presenza del colore rosso un consumatore medio tende a spendere di più, e ad acquistare più in fretta, quasi in modo irrazionale. è quindi un colore molto dinamico, con un potenziale decisamente forte.
Il rosso è però anche il colore del pericolo. Stanca gli occhi, provoca insonnia, aumenta la circolazione sanguigna; ed è quindi un colore da utilizzare con estrema attenzione moderazione e consapevolezza.
Quando è necessario evitare l’uso di questo colore?
Noi consigliamo di non utilizzarlo nei settori medico/sanitari o in quelli del settore finanziario (il rosso è il colore del debito e del problema economico nella maggior parte dei Paesi europei). Non è adatto per esprimere la freschezza di un prodotto o come colore di sensibilizzazione. Ma se siete innamorati regalate pure rose rosse alla vostra amata o il vostro amato…