Oggi MARCHIATI A CALDO, la veloce e “calda” rubrica di Rebranding de iPirati.net, vi presenta un cambio a dir poco storico: il rebranding di Mastercard.
Creata nel ’66 e conosciuta con il nome di MasterCard dal 1979, una delle più famose e storiche carte di credito oggi cambia l’intera sua Brand Identity, per mezzo del team di Michael Bierut, partner dell’agenzia Pentagram.
Il nuovo marchio è una versione moderna e semplificata del precedente e l’intera grafica coordinata gioca con la figura del cerchio, simbolo del “looking-forward”, lo sguardo in avanti, nel tempo e nello spazio, di cui la marca vuole avvalorarsi.
Grande presenza del colore nero, che caratterizza il lettering (tutto minuscolo) scritto in FF Mark al di sotto dei due cerchi intersecanti – e non più all’interno – e la grafica degli Adv, della stationery e di alcune delle stesse carte di credito.

La differenza del vecchio con il nuovo marchio

Il nuovo marchio

Il nuovo marchio, ora anche in versione orizzontale

Il nuovo font utilizzato

L’evoluzione del marchio

Immagine dove vediamo il nuovo marchio avvicinato a quello dei diretti competitor

Mockup delle varie versioni della carta di credito, con differenziazione in base ai servizi.

Varie applicazioni, la cui grafica gioca con l’elemento circolare.

Applicazioni editoriali; ricorrente l’elemento del cerchio che si ripete e include i protagonisti dell’azione.

Applicazioni su possibili Adv

Sito visualizzato tramite tablet: verrà evidentemente dato molto spazio alla capacità responsive del sito

Sito in versione schermo

Applicazione per smartphone?
Impressioni a caldo
Come accaduto in altri casi come Google (potete trovare l’articolo qui) , si è appena evoluto sotto i nostri occhi uno dei marchi più importanti al mondo e questa notizia, per un appassionato, è come un terremoto che mesce curiosità e stupore.
Qualsiasi rebranding, in questi casi, è sempre come un salto nel vuoto e non convince mai del tutto e tutti: in questo caso MasterCard non è da meno, ma minimizza la cosa grazie al fatto di non aver stravolto per niente la propria identità tradizionale e ad aver anzi adottato forse l’unica possibilità, tanto banale quanto efficace, per rendere più essenziale e immediato il marchio.
Per quanto l’utilizzo del nero e dei cerchi non mi entusiasmi, trovo l’applicazione del nuovo marchio nella grafica coordinata molto azzeccata in tutte le sue forme e molto funzionale ai suoi nuovi utilizzi, grazie anche alle tante nuove versioni del logo (con lettering/con lettering a lato/senza lettering, come nell’immagine in evidenza) che rende il marchio sempre più fruibile.
Sentirò molto la mancanza di quel naming importante, con le maiuscole, dinamicamente italico e accompagnato dalle bande dei due cerchi che si intersecano, ma questo nuovo modo di vedere la marca – senz’altro più immediato – è prova che i tempi sono cambiati e che, con essi, evidentemente anche il posizionamento di Mastercard.
Tutto il progetto sembra essere la versione definita e corretta del rebranding finito in flop del 2006, quando MasterCard fece uscire una nuova versione del marchio che generò non poche critiche, mie comprese;

Il marchio in questione del 2006, classificato come uno dei più grandi logo-flop mai esistiti
comunque nulla sarebbe potuto essere peggiore di quel marchio, giusto?