Le tendenze riscrivono ogni anno la geografia dell’innovazioni tecnologiche e creative. Quali saranno le tendenze creative in ambito strategico?
Ho provato a dare una lettura personale, individuando due punti:
Trasformare i dati in arte
Analizzare i dati è una delle cose più noiose e difficili da fare. Si pensa spesso che i dati per un creativo siano vincolati e non facciano esprimere al meglio il proprio potenziale. I social network, le tecnologie si stanno trasformando sempre di più nel canale con cui le persone si ispirano per esprimersi e per le persone che sanno esprimersi ispirare gli altri. I dati, dunque, possono essere gratificanti o essere devastanti. Di un brand dicono tanto se non tutto. Ciò che non deve mai mancare è la genialità, la creatività che serve per portare qualcosa di essenziale alla vita delle persone (utenti) e rendere il brand qualcosa di speciale, unico e distinguibile dagli altri. I dati hanno lo scopo di informare, ma l’intuizione umana deve dominare le modalità di applicazione dei dati per costruire una comunicazione efficace.
Alcuni brands che applicano molto bene questo metodo, mischiandolo ad uno storytelling efficace, sono sicuramente GoPro e Redbull, per citarne alcuni.
La fiducia è l’alimentazione del marketing
Gli algoritmi non possono sostituire la cultura, l’intelligenza e l’intuizione umana. C’è una vera e propria barriera tra l’accuratezza dell’essere umano rispetto all’essere tecnologico. Questo divario può provocare degli errori gravi, minando la fiducia tra pubblico e brand. La tecnologia dà il potere di nuovo al pubblico perché permette di verificare se c’è coerenza tra il messaggio che viene espresso ed il tipo di esperienza che viene fatta. Negli ultimi anni le strategie dell’aziende si sono fondate sulla pianificazione di una strategia esperienziale. Il prossimo passo che dovremo fare nel 2017 per essere vincenti sarà quello di fondere la pianificazione creativa con la strategia esperienziale.