Nella giornata di ieri i Radiohead hanno deciso di cancellare tutto il loro materiale della presenza in rete. Il sito è sparito e i social sono privi di contenuti. Non è la prima volta che una band fa una mossa del genere. In precedenza sono stati i Pink Floyd.
Nella giornata di ieri tutto il materiale online della band è sparito dalle pagine di internet, facendo in modo che l’intero mondo degli internauti si stupisse del fatto. Lo stesso Giuliano Ambrosio (in arte JuliusDesign) nel gruppo dei community managers ha evidenziato l’uso non convenzionale dei social da parte della band. In realtà, come ricorda la rivista Rolling Stone, la band sarebbe pronta per il lancio del tour e la scelta di cancellare tutto il materiale non sarebbe del tutto casuale.
Ad utilizzare questa mossa di marketing non è stata una band qualsiasi, ma una band che ha una rilevanza mondiale all’interno del panorama musicale e dei social. Moltissime persone hanno sottolineato come la strategia di esilio della band sia una scelta coraggiosa e fuori dagli schemi. La strategia, senza ombra di dubbio, ha funzionato. Se stiamo a vedere però non è così coraggiosa e innovativa. Giocare a nascondino con gli utenti sembrerebbe già stato testato dai Pink Floyd per il lancio del celebre album The Dark Side of the Moon, non mettendo nessuna loro foto, ma un prisma. Ed erano gli anni ’70.
Oscurare tutto per non la fuoriscita di notizie e concentrare l’attenzione delle conversazioni sul proprio gesto. Questa strategia te la puoi permettere se ti chiami Radiohead e sei una della band più famose e grandi al mondo, perché la chiacchiera da bar è poco innovativa e poco efficace.