La saga finale. Lo spot di Buondì Motta è giunto al termine.
Sto parlando dello spot più chiacchierato degli ultimi anni per la leva comunicativa che ha utilizzato. Si parla di marketing e di black humor.
Lo spot in questione è quello che vede protagonista una bambina che, parlando con i genitori e il postino, dice che vorrebbe una colazione capace di unire leggerezza e golosità. Prima la mamma, poi il papà e infine il postino le danno sempre una risposta negativa e pertanto vengono colpiti da un’asteroide e da una mega merandina.
Fin dalla messa in onda del primo spot è stata una campagna virale, scatenando diversi dibattiti tra esperti e commenti sui social.
È stato completamente abbandonato il cliché della famiglia perfetta, che fa colazione tutta assieme, noto già agli occhi del telespettatore. La famiglia viene spazzata via, suscitando le reazioni più disparate, centrando così l’obiettivo di massima visibilità.
A settembre la mamma, poi il papà e poi il postino.
Poi il silenzio, fino a quando è apparso l’episodio finale. A pronunciare la fatidica frase, in questo caso, sono un medico dell’ospedale in cui si trovano la mamma, il papà, il postino, la bambina e il medico.
Nella scena successiva è il sacerdote che ricordando le vittime dell’ospedale viene colpito dall’asteroide che distrugge la terra.
Nonostante le polemiche e le varie segnalazioni, i creativi di Saatchi & Saatchi Nico Marchesi e Riccardo Castagno hanno saputo tener viva l’attenzione.
La cosa più interessante, secondo me, è che sono riusciti a mettere insieme la morte di una bambina [politicamente scorretta e allucinante per la nostra concenzione occidentale], la morte di una madre [anche questa non è concepibile] e l’esplosione della terra con estinzione del genere umano [scoretta oltremodo], sdoganando così dei concetti sui quali nessuno di noi potrebbe acconsentire.
Ma il colpo di genio è arrivato proprio con la chiusa finale.
I creativi continuano a giocare sul concetto di black humor e, attraverso il dialogo-monologo di Dio [inpersonificato da un personaggio “smanttone”], dice che la colazione c’è perché l’ha inventata lui e a Lucio [alias lucifero] gli dice che deve reinstallare la terra.
Ci vorrano solo [si fa per dire] 5 miliardi di anni.
Personalmente la strategia di marketing che c’è dietro la comunicazione è piaciuta molto. Per una volta abbiamo visto un marchio crearsi un percorso e un sentiero nuovo, non ricercando la solita strategia di instant marketing (s)forzata. Voi che cosa ne pensate?