Non c’è dubbio: la pasta Rummo è una delle più amate dai grafici. L’ho scoperto condividendo in questi anni delle immagini su Instagram e poi anche su Facebook, spesso in concomitanza con il momento del pranzo, quando mi ritrovo in cucina con l’acqua che bolle nella pentola e il taglio di pasta da scegliere. E mi ritrovo ad osservare il pack, a fotografarlo, a nutrire anche i miei cristallini e bulbi oculari. Perché Rummo è la pasta che non manca mai a casa mia, bella dentro e fuori.
I miei colleghi hanno condiviso con me il loro stesso apprezzamento per il pack che sorprendentemente è riuscito ad esaltare il gusto legato alla tradizione di una pasta davvero buona. No, nessuno ci pagherà per queste parole che sono sincere e sentite: quando sono al supermercato sono davvero calamitata verso Rummo che fa partire le mie papille gustative già da lì, grazie a forme e materiali.
Pare che il progetto provenga direttamente dalla IRVING & CO, un famoso studio londinese con a capo Julien Roberts nato nel 2006. I lavori che escono fuori da questo studio sono una fonte d’ispirazione per tutti i grafici e amanti della comunicazione che vedono nel labeling and packaging design un’arte, una condizione psicologica, un mondo multisfaccettato e colmo di significati.
Curiosità: il nome Irving & Co è stato ispirato da un eroe di Julian – il fotografo americano Irving Penn.
Questo è uno studio di design indipendente specializzato in comunicazione e packaging design per il settore alimentare, della vendita al dettaglio e del design e ha curato l’immagine di prodotti eccellenti. Il loro è un approccio altamente artigianale e accurato, portato a sviluppare nuovi concetti di design o definire i punti di forza esistenti.
Il packaging è un mondo a parte del graphic design, è l’interfaccia tra noi e il prodotto: attraverso l’arte della tipografia e della grafica, in un colpo d’occhio riusciamo a raccontare l’identità, la qualità e la storia di un prodotto. Non si può prescindere dal pack, non si può neanche improvvisarsi designer di pack perché la capacità di esaltare un prodotto è frutto di esperienza sul campo, di sapienti consigli incamerati grazie a esperienze altrui, di allenamento al
bello, di conoscenza del settore specifico. Bisogna avere una particolare sensibilità, bisogna essere quel tipo di persona che sa percepire i valori dell’azienda e tramutarli senza utilizzare parole: solo forme.
Oltre la grafica.
Anche i materiali sono importanti. Guardiamo la pasta rummo: il pack riesce già a riportare al tatto la ruvidità della pasta, il particolare dell’adesivo è qualcosa che non passa inosservata: ci comunica l’attenzione dell’azienda alla qualità e il forte legame col territorio (Benevento) grazie alla frase dialettale.
I materiali stanno comunicando a dovere.
Il logo più grande è posto nella parte superiore: c’è da dire che anch’esso ha subito un restiling ed ecco qui che vi facciamo anche dare un occhio al passato!
Interessante in questo caso poter mettere a confronto due modi diversi di concepire il pack: lo stile classico e l’innovazione. Il conformarsi alle forme solite per rassicurare il consumatore e non farlo smarrire e l’attuale anticonformismo studiato, che dopo qualche anno è diventato la norma, il giusto atteggiamento da seguire (e vi anticipo il prossimo articolo sull’argomento pack che riguarderà la nuova immagine de “La Molisana” uno dei primi marchi che ha deciso di seguire a ruota il trend di Rummo e dell’innovazione).
Ma ritorniamo ai giorni nostri e al nuovo pack.
Sotto al logo si mette subito in evidenza qualcosa di molto importante:”lenta lavorazione” con un font diverso da tutti gli altri. Una serie di puntini delimitano questo spazio che magicamente “accorcia” e fa diventare ancora più compatto il pack. Poco più in basso la confezione ci fornisce la descrizione del prodotto e poi la parte trasparente che ci invita a guardare l’interno. Chi acquisterà la pasta potrà sceglierla facilmente anche senza leggere, nei momenti di grande fretta.
Molti font: si possono rompere le regole solamente conoscendole alla perfezione
Questo è un tipo di design che definirei “tipografico”, lanciato nel mondo della pasta proprio da Rummo. Troviamo diversi font ma inseriti in un contesto unico con maestria, come quella dei pastai che con pochi ingredienti scelti, miscelano e producono prodotti genuini e di qualità. Non è facile inserire tutti questi font in una composizione senza far casino ed è questa la genialità del pack Rummo: nessun elemento distrurba l’altro, ognuno fa il proprio lavoro e nessuno sembra di troppo, tanto che neanche i puntini riescono a rendere esagerato il numero di elementi presenti.
Grazie all’aiuto del gruppo Facebook “Che font è” in special modo nella persona specifica di Romeo Jommi, abbiamo individuato i font del pack… o meglio crediamo possano essere loro ma ci sono comunque tanti, tantissimi font molto simili in giro e l’errore è dietro l’angolo anche se Romeo è un campione.
Non smetterò mai di ammirare gli effetti della conoscenza profonda dei font. Mai. Io che li ho sempre chiamati al femminile (le font) perché rispetto la provenienza tipografica ma poi mi sono arresa alla modernità, iniziando a chiamarli con genere maschile (caspita, sto parlando come se avessi 200 anni). Per avere maggiori info su questo argomento vi rimando a questo articolo.
Ma torniamo al pack e guardiamolo anche da altre angolazioni:
Come possiamo ben notare c’è il particolare della trasparenza nel retro, la cottura in posizione ben visibile, tabella nutrizionale e tutti gli elementi nella norma.
Da un lato è carina la parte della filosofia del gusto con illustrazione del fondatore della pasta Cosimo Rummo e la sua firma. Da notare che il tempo di cottura viene riportato anche lateralmente, evitando così la ricerca disperata di quel numero tanto nascosto solitamente in altri pack.
La base, molto semplice.
Ci sono anche altre versioni di pack Rummo:
Qui potete trovare tutte le versioni
Ma non è finita.
Rimane l’ultima cosa: dare un’occhiata al sito perché merita e non posso fare a meno di segnalarlo!
Nel sito internet ho gradito di più “le forme della lentezza” e “i racconti della lentezza”: due sezioni che vanno a caratterizzare ancora di più questo marchio che ha fatto proprio di questa lentezza il punto di forza!
E voi cosa ne pensate del design di Rummo? Vi piace?
Siete come me che comprate la pasta a seconda del design?
Fatemelo sapere nei commenti!