Un contest su Facebook. La ricerca di un logo per il turismo. Il prestigioso premio: un tablet. Carnevale è passato, il primo aprile non ancora arriva. Non è uno scherzo, è tutto molto agghiacciante ma vero.
Veniamo subito a noi: ecco qui un estratto dal regolamento del concorso “InVento Trieste” che potete trovare anche cliccando qui :
“Il concorso è istituito al fine di selezionare le proposte relative ai seguenti tre prodotti:
un claim (slogan breve/descriptor)
un marchio-logotipo
una breve clip audiovisiva
che rappresentino l’immagine coordinata per la comunicazione e la promozione turistica della città di Trieste e del suo territorio, in piena aderenza con quanto previsto dalla D.G. 523/2016.”
OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE
“L’obiettivo del Comune di Trieste è di uniformare la comunicazione e l’immagine, soprattutto a fini turistici, della città e del suo territorio, in tutti i contesti di promozione turistica. La comunicazione che si intende perseguire ha come destinatari tutti i potenziali turisti della città, sia in ambito in ambito nazionale che internazionale. Il messaggio, in termini di comunicazione, deve pertanto essere teso a valorizzare l’identità della città ed il suo appeal turistico, evidenziando al contempo anche le peculiarità naturalistiche, paesaggistiche ed ambientali del suo territorio.”
“La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti gli interessati. La partecipazione avviene a titolo individuale tramite il social network FACEBOOK che sarà utilizzato, per l’occasione come piattaforma di upload delle proposte. Il Comune di Trieste aprirà una apposita pagina dedicata al concorso collegandola ad altri contesti web istituzionali tramite l’hashtag #inventotrieste.
PREMIO
“Tra tutte le proposte pervenute, la Commissione selezionerà la prima classificata per ogni categoria di prodotto. La graduatoria finale di merito e la nomina dei vincitori, per ogni categoria di prodotto, sarà approvata con determinazione dirigenziale e pubblicata sul sito internet del Comune di Trieste. Ai vincitori, il Comune assegnerà un premio in natura consistente in un tablet.”
I primi elaborati sono già visibili qui http://www.inventotrieste.it/loghi: potete notare che il livello è proprio quello che ci si aspettava. Gli occhi sanguinanti.
Mettere in mano il settore turistico al vincitore di un contest su Facebook. Tutto questo non è innovazione ma è ignoranza applicata alle nuove tecnologie. Questo è un modo poco furbo per risparmiare e sperare che arrivi qualcosa più interessante di uno scarabocchio. Insomma, stiamo parlando mica di un giochino o di un concorso per beneficienza (come quello che abbiam fatto molto volentieri e di cuore per i terremotati). Il turismo è un prodotto commerciale e da vendere, e come di ogni prodotto ha bisogno di un suo marchio, di uno slogan, e d’una specifica identificazione.
Chi fa il logo, chi fa lo slogan, chi fa il video. Ma la coerenza, la continuità di immagine e significato dov’è? Ma chi è che ha avuto questa malsana idea? Almeno chiedete di farlo ad una sola persona!
Tanti sono stati i casi in cui inspiegabilmente sono stati scelti loghi raccapriccianti oppure strategie per risparmiare sulla comunicazione. Spessissimo sono le decisioni errate di consiglieri, di pezzi “grossi” che hanno la facoltà di decidere senza alcun know how le sorti di città e cittadini che vedono buttar via soldi in modo completamente errato.
Ma smettiamola!
Iniziamo un po’ a dare il giusto ruolo alle persone, non prendiamoci più per il culo.
Senza la comunicazione non si vende.
Con la comunicazione si può NON VENDERE: basta che sia fatta male!
O fai buona comunicazione o non la fai!
Il professionista che si occupa di comunicazione è una persona che studia, che dona la propria esistenza alla ricerca. Sa come si comunicava in passato, sa come si comunica nel presente e per questo immagina come si potrà comunicare in futuro. Non basta neanche realizzare qualcosa di sufficiente per vendere di più in questo millennio in cui il mercato è più liquido di quanto non lo sia mai stato in passato. Se prima era paragonabile alla forza di un bicchiere d’acqua rovesciato, ora siamo alla velocità di uno tsunami in mare.
La comunicazione è importante, lo dicono tutti oramai, no? Ma alla fine succede quasi sempre che si dia valore alle cose concrete (soldoni) e non alle cose intangibili come può esserlo un logo, una strategia di marketing: ma quanti anni ancora dobbiamo vivere per vedere l’ignoranza scomparire da questa Nazione? I soldoni non sono telecomandati, la gente non è stupida, sa riconoscere il valore e l’impegno delle aziende che si fanno in 4 per trovare un collegamento con i futuri consumatori attraverso, neanche a dirlo, la COMUNICAZIONE. La parole più abusata in questo articolo!
Si perde di vista pesantemente che tutto gira intorno ad una giusta strategia che comprende in primis la realizzazione di un’immagine coerente con i valori che si vogliono comunicare, funzionale, che faccia realmente aumentare le vendite di un determinato prodotto o servizio che sia. Tutto questo comprende (senza andare nel particolare) un’analisi del mercato, analisi del target in modo da definirne la natura, le dimensioni. Bisogna, in parole povere, capire a chi ci riferiamo e bisogna farlo in modo coerente e sincero: non con una figura carina realizzata alla caxxx di cane per vincere un concorso.
Chi decide di comunicare in modo professionale si rivolge ai professionisti.
Volete comunicare male? Buon fallimento!
La stupenda città di Trieste merita molto molto di più!
Grazie a Genny Perron per avermi segnalato questo caso!
Scusate per l’articolo di pancia, avevo poco tempo e non ho potuto smussare angoli e cercare refusi.