Perché parliamo del logo di FLYERALARM?
Qualche tempo fa ero a scrivere un botta e risposta con un utente nel Covo dei Pirati Grafici quando iniziammo a dirci il momento in cui avevamo iniziato a stampare con di FLYERALARM.
Io: “Sai, ho iniziato a stamparci su FLYERALARM da quando il logo era rosa”.
E lui: “Io me lo ricordo blu veramente”.
Ed io: “Ma sei sicuro? Perché non me lo ricordo BLU, al massimo viola”… e via dicendo.
Dopo qualche minuto ho scoperto che sì, il logo di FLYERALARM è davvero stato blu un periodo e dopo lo sbigottimento ho pensato di farci un articolo visto che avevo raccolto le informazioni: l’evoluzione di un logo è sempre interessante. Questa volta tra l’altro riguarda il nostro partner per la stampa e ciaone, eccoci qui.
FLYERALARM è tra le tipografie online leader in Europa nel settore B2B ma è anche molto giovane: nasce startup nel 2002 a Würzburg e oggi occupa oltre 2.400 dipendenti con fatturati vicini ai 400 milioni di euro. Insomma un’ascesa rapidissima.
Cioè ogni giorno evadono circa 15.000 ordini e coordinano oltre 22.000 spedizioni che raggiungono il cliente nel tempo più breve possibile: ma quanto stampate per la miseria?
Tra l’altro non so se avete notato una caratteristica del logo: FLYERALARM deve essere scritto in maiuscolo! Perché come dicono, la qualità in lettere maiuscole!
Ma andiamo già a vedere il primo.
Notiamo quanto sia diverso da quello attuale: il font impact e colore blu che evidentemente rappresentava l’azienda in quel periodo. Il blu infatti è sinonimo di freschezza, rilassatezza, tranquillità, equilibrio, affiancati a un più energetico rosso.
E l’azienda ci mette la faccia con l’omino tecnologico un po’ sbruffoncello che ci guarda attraverso i suoi occhiali a mascherina (che ora neanche vanno più di moda). E la barra orizzontale…. inserirla in un logo è una pratica che finalmente è caduta in disuso. Diciamo che questo è un logo che rappresenta il tempo storico in cui è stato realizzato.
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So che in tanti avete utilizzato il codice vecchio e per questo ne abbiamo attivato un altro nuovo 🙂
E adesso uno sguardo al logo del 2008
Come per magia (e grazie al cielo) scompare quell’orrenda barra orizzontale e tac! I colori cambiano! Appare un rosa/arancione tenue che rappresenta in modo calcolato l’entusiasmo, l’energia e il successo che magari stava già avendo la startup.
I cambi così importanti sono rischiosi ma evidentemente era necessario. Specialmente per la barra che finalmente lascia respirare l’omino che è sempre lì, identico al precedente, che aiuta a ricordarci che cambiano i colori, si tolgono i muri ma sono sempre loro, quelli di FLYERALARM. Anzi, qui erano ancora in minuscolo.
Andiamo avanti!
Oddio oddio! Ma cosa sta succedendo? L’omino ha cambiato di nuovo colore ed è riapparsa la barra! Stavo cercando informazioni su quella barra ma se non ricordo male era utilizzata spesso e sì, la facevano in tanti questa cosa qui. Ma tralasciando le mie turbe mentali sulla chiusura dei loghi, rimane quello precedente, stesso font, impact e stesso stile.
Nel 2012 inizia la strada verso il monogramma: FLYERALARM DECIDE DI UTILIZZARE LE LETTERE MAIUSCOLE e di posizionare due F una di fronte all’altra. Da notare il taglio obliquo che da adesso in poi diventerà caratteristica fondamentale che accompagnerà l’azienda fino all’ultimo.
Ecco qui stiamo abbandonando le forme morbide, circolari per proseguire con quelle più decise, forti, definite. L’azienda ha però mantenuto il colore del logo precedente: decisione intelligente per non disperdere la fiducia dei clienti che conoscevano il servizio e per continuare il lavoro di fidelizzazione. Cambia il font.
Ed eccoci arrivati nel 2015 dove finalmente appare la F che conosciamo bene, non ancora del tutto uguale a quella definitiva: questa è “piena”.
Si, il colore è differente da quello attuale: non più rosa/arancio ma ci si sbilancia sul rosa per arrivare fino al viola che prende il sopravvento.
Da notare come in questa fase si cerchi di modificare con calma il colore: le tonalità rimangono filo conduttore dei cambi, anche numerosi, che ha subito l’immagine di FLYERALARM nel corso degli anni.
Nel 2016 non ci sono grandi cambiamenti significativi: piuttosto si procede con la modifica del colore: si abbandona l’uso di più tonalità e si decide di utilizzarne una sola, più scura ma vicina a quello che è stato, in previsione di quello che sarà…
Appare un cerchio nel 2017. Così, dal nulla e senza spiegazioni. Ma lo ignoriamo alla grande, tanto sappiamo che è durato poco. 😀
Dal 2018 abbiamo una significativa trasformazione del logo che viene visibilmente perfezionato: una porzione centrale scompare rendendo la composizione più accattivante. Una logo dinamico ma molto stabile, pulito, deciso e diciamolo, bello da vedere. Il font è molto “geometrico”, un Euclid. Non è più bold come quello precedente ma molto più sottile, con angoli che evocano quelli di cui è composta l’immagine.
Il rosso è diventato colore distintivo che restituisce energia, decisione, coraggio, determinazione. Il rosso stimola le persone a prendere decisioni rapide e cattura naturalmente l’attenzione.
Personalmente, per realizzare loghi del genere, parto da una base che ho sempre pronta nella mia magica libreria personale di Adobe. Questa, che i pirati del covo hanno già visto nel gruppo ma non ho dato a nessuno la risposta, rimandandola ad oggi.
E così per realizzare un logo si può lavorare con le linee creando forme geometriche interessanti o anche facendo apparire e scomparire le porzioni triangolari, cercando una strada coerente con quello che dobbiamo esprimere. Ovvio che non sempre il risultato di questa operazione può essere utilizzato per i nostri scopi: è piuttosto una strada, uno step che può essere interessante conoscere.
Ho tante tecniche diverse per creare loghi e questa è solo una: dopotutto ognuno di noi sviluppa quelle personali che spesso partono dall’osservazione del mondo esterno, dalla ricerca di soluzioni… perché ci sono infiniti modi per arrivare al definitivo!
Buona giornata designaahhhr e ricordate sempre il motto pirata: