A quale categoria ti senti di appartenere?
La verità è che anche se questa parola viene abusata esistono diversi tipi di contest e non dobbiamo farne di tutta l’erba un fascio. Cerchiamo ora di schiarirci le idee e di cercare di classificarne qualcuno
1- Il contest del’azienda che vuole sfruttare le vostre idee.
Maledetti personaggi che credono di farla ai grafici… e spesso ci riescono! Purtroppo se un grafico alle prime armi si trova dinanzi alla totale mancanza di lavoro, quasi sicuramente, per esercitarsi o per rimanere in forma come un bat-grafico che si rispetti, proverà a realizzare qualcosa di figo, magari da poter aggiungere al proprio portfolio lavori. Alla fine il contest verrà vinto da una qualche conoscenza dell’organizzatore e non dal povero grafico che inizierà il suo personale percorso verso il declassamento dei contest in generale. I lavori che usciranno fuori dal concorso verranno utilizzati come idee da fregare in un secondo momento. Non subito, magari qualcuno si accorgerà della fregatura.
Battuta tipica post-contest del grafico perdente: “Come al solito in Italia è tutto un magna magna”.
2- Il contest dell’azienda che cerca qualcuno da spennare.
Ebbene sì, ci sono aziende che fanno questi concorsi per cercare il miglior grafico rincoglionito d’Italia. L’italiota medio infatti, crede di fottere gli altri ma soprattutto crede che nei partecipanti ci sia il grafico da poter spellare vivo in un secondo momento. Il problema è che lo troverà. Lo troverà e lo sfrutterà facendogli fare salti mortali, togliendogli ogni tipo di energia, sottopagandolo. Se volete male a qualche vostro collega non ditegli “che ti possa venire un accidente” ma ditegli pure “che tu possa vincere il contest dello sfruttatore”.
Battuta tipica post-contest del grafico perdente: “Tanto era una stronzata, meglio così”.
3- Il contest del poveretto e della visibilità.
Ci sono contest il cui premio è 100 euro da consumare nel locale da pubblicizzare. Altri contest, invece, danno in premio 50 euro al vincitore (mioddiooo) ma ci sono contest fuori da ogni precetto umano che danno in premio la visibilità. Che cosa? La visibilitààààà? Ma guarda te, azienducola da strapazzo vuoi dare visibilità a chi? Ma dalla a tua sorella! Qualcuno invece per visibilità intende “attaccare una stampa dell’elaborato in un locale notturno” che non verrà neanche notata dai clienti/ubriaconi che faranno tutto fuorché guardare quella sfigatissima stampa A4 che nel buio sembrerà uno scarabocchio. E se andassi da qualcuno e dire “Guarda, questo l’ho fatto io” ti prenderebbero pure per scemo. E via con l’alcool anche te. Drink! Drink! Drink!
Battuta tipica post-contest del grafico perdente: “Ma hai visto che lavoro ha fatto quel deficiente? Anche mio nonno saprebbe fare meglio”.
4- Il contest della grande azienda con voto esclusivamente su Facebook.
Lontani da questo tipo di contest! Vade RETROOOO! Ve lo dico io cosa succederà: vi impegnerete per fare qualcosa di strafigo che possa piacere agli utenti ma alla fine sapete chi vincerà? Vincerà il bimbominchia che ha usato tutti i colori Fluo che esistono al mondo, che metterà su un lettering con uno smusso/effetto rilievo di 800 punti con una distorsione “effetto onda” che ti farà venire gli stimoli di vomito. Ma c’è di peggio! Di solito questo tipo di partecipante ha anche un numero spropositato di amici su Facebook e in 5 minuti prenderà i tuoi stessi like di 2 mesi. Ogni 5 minuti aumenteranno fino ad arrivare a questo risultato: 67 like per te (che hai gentilmente avvisato i tuoi contatti che questo è un concorso a cui tieni) 35.783 like per lui. Ricarica pagina: 40.821. Si, vedrai 40.821 like sotto a quella cagata immane. Vincerà e tu vedrai la tua pazienza crollare.
Battuta tipica post-contest del grafico perdente: “In Italia non c’è meritocraziaaa! Come al solito vince gente dimmerda. Basta con i contest”.
5- Il contest regionale, nazionale.
In realtà non mi va di dilungarmi su questo tipo di contest perchè sono davvero inorridita dai risultati (come ad esempio il logo del Lazio, dell’Expo, Firenze City Brand – solo per citarne qualcuno). Contest professionali, organizzati bene, regolamenti lunghi e straprecisi, favolosi e poi ti ritrovi davanti come risultato design scopiazzati, gente che usa roba da microstock per un marchio, elementi grafici senza senso… a dimostrazione del fatto (forse qualcuno mi verrà a bacchettare) che a volte non ci si può fidare del metodi di valutazione. La parte più triste è vedere gli altri lavori: magari c’è qualcosa di davvero bello che è stato messo da parte. Anzi, non spesso: quasi sempre. Ci sarà qualche designer nella giuria? Chi lo sa.
Battuta tipica post-contest del grafico perdente: “Ma che cavolo ho partecipato a fare? L’italia patria del design? Si, del design dimmerdaaaaa”.
6- I siti specializzati
C’è a chi piacciono e a chi no. Siti come Zooppa, Neolancer, 99designs. Il funzionamento di questa tipologia di portali è semplice: gli inserzionisti pubblicano il progetto che vorrebbero realizzare, inseriscono un briefing che contiene tutti i dettagli e fissano il budget che sono disposti a pagare. Chi si iscrive ha la possibilità di pubblicare la propria proposta creativa. Tra tutti i partecipanti, l’inserzionista o la community stessa, decreta il vincitore che riceve il pagamento. In generale sono siti seri ma devono piacerti i premi e i regolamenti. Finisce lì. Partecipi- aspetti- perdi! (scherzo ? )
Battuta tipica post-contest del grafico perdente: “C’erano talmente tanti partecipanti che mica vengono a scegliere proprio me?”.
7- Il contest tutto tempestato di premi: alto livello professionale.
Ci sono contest troppo affollati dove la gente pensa già in partenza che sia impossibile vincere… oppure contest particolari in cui ci si mette alla prova. I premi sono tanti, la visibilità è un punto di forza, la qualità è alta. Sono poche le aziende che si impegnano davvero per dare il massimo su questo frangente: una di queste è sicuramente EXAPRINT! CLICCA QUI per saperne di più! // 1500 euro al vincitore!
E vi dico: a chi si iscriverà, Exaprint manderà il kit per realizzare al meglio il vostro elaborato. Dove? A casa vostra, per posta! Ecco il mio qui sulla sinistra! Non ve lo mostro aperto, scopritelo voi! Vi dico solo che c’è l’esempio della finitura che andrete a realizzare per il contest, per poterla osservare e toccare con mano. Meglio di così si muoreeee! Poi ci sono anche i pirati che vi daranno una mano se vorrete. Scriveteci! Insomma, io PARTECIPO!
Allora, come si può vincere un contest?
Vincere un contest non è un’impresa da poco in quanto dovrete partire con le valutazioni PRIMA di iniziare.
STEP UNO: chi è che organizza il contest? Bisogna informarsi bene perché spesso è meglio evitare quelli organizzati da aziende mai sentite o da personaggi poco conosciuti. Non facciamo di tutta l’erba un fascio eh! Ci sono piccole realtà che utilizzano questo mezzo per pubblicizzarsi e lo fanno seriamente! A volte basta guardare la grafica stessa del contest per capire che è meglio sgommare via. Insomma, fatevi aiutare dal vostro buon occhio e anche dal buon senso.
STEP DUE: leggere bene il regolamento. È una grande noia, lo so, ma è utile per capire dove si può nascondere la fregatura anche perché spesso vi accorgerete che il regolamento non esiste!
STEP TRE: informarsi su come avverrà la votazione. È bene sapere se avverrà esclusivamente su Facebook. Se è così VADE RETROOOO! Nel caso di una doppia valutazione Facebook / giuria di esperti allora si, va bene (è cosa buona valutare anche quello che piace alla gente) ma informatevi sui componenti della giuria! Magari assicuratevi che ci sia un designer tra loro e soprattutto che lo stesso non sia il cugino dell’organizzatore.
STEP QUATTRO: vi può dare davvero visibilità? Puoi utilizzare il tuo stile personale? Se ad esempio la Lines vi propone di fare la nuova grafica dell’assorbente “assorbi tutto” magari non farà bella figura nel vostro portfolio lavori pieno di fantastiche composizioni digitali… fate piuttosto un contest che sia nelle vostre corde pensando che sarà aggiunto nei vostri elaborati personali.
STEP CINQUE: I PREMI. Ragazzi i premi sono importanti! Se partecipi ad un contest devi concorrere per un premio che valga la pena di essere vinto! Che sia in denaro o in “oggetti fisici” è meglio che questo benedetto premio abbia un valore accettabile in relazione al lavoro che si andrà a svolgere. Se ad esempio vi offrono 5oo euro per realizzare anche la Cupola Di San Pietro non ne vale la pena! La regola è: valutare bene tempi/quantità/premi! Inoltre leggete bene le condizioni sull’uso del vostro file dopo la vincita.
STEP SEI: CREA! Si, crea! Non copiare ma informati sulle tendenze del settore. Fai cose nuove ma non utilizzare quella tecnica che hai scoperto proprio ieri: non sei esperto e faresti meglio utilizzando tecniche che conosci bene e che manipoli come un mago! Leggi il briefing e trova una soluzione grafica accattivante. Quando arriva l’idea devi capire se è stata utilizzata da qualcun altro: fai una piccola ricerca di anteriorità perché può capitare di avere le stesse idee!
STEP SETTE: autovalutazione e perché no, fatti valutare (ma decidi da solo). Se non sei sicuro del risultato allora non convincerai nessuno. Se ti piace molto non inviare il lavoro: deve piacerti moltissimo! Devi guardarlo e dire WOW. Impegnati al massimo perché se non lo farai i risultati non arriveranno e il concorso sarà vinto da chi ha fatto meglio di te. Puoi, inoltre, cercare dei pareri ma NON di tua madre, di tua nonna, di tuo fratello: cerca pareri dai tuoi colleghi di fiducia e ripeto: di fiducia!
STEP OTTO: utilizza materiale libero da diritti perché se l’idea è favolosa e il risultato grafico accattivante, se hai usato materiale protetto da copyright dovrai buttare tutto nel cesso. Per questo consiglio, se il contest merita, di investire qualche euro nell’acquisto di file professionali che ti faranno lavorare in completa tranquillità. Nel caso di Exaprint ad esempio avete a disposizione gratuitamente 5 immagini FOTOLIA: ecchevelodicoaffà 😀
STEP NOVE: invia correttamente il file. In caso contrario sarete scartati a priori dal concorso e non credo vogliate correre questo rischio. Leggete prima di inviare.
STEP DIECI: non esiste! Questo step l’ho aggiunto solo per arrivare a dieci. Visto che ci sono lo utilizzo per salutarvi e per ricordarvi di partecipare come me al contest Exaprint. Mi rendo disponibile a visionare i vostri file e a darvi qualche consiglio per vincere!
Stay Tuned!
Ps: se non sei ancora troppo stanco dopo il mio articolo, guardati il mini video di Exaprint!
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